"In 'Dove danzano le falene' si fa un sunto dell'esperienza umana, degli affetti, dei dubbi, del senso dell'esistenza, della ricerca continua che l'uomo si deve prefiggere. Ma soprattutto, il libro è un inno all'esistenza, e alle sue contraddizioni, come si può benissimo notare dal testo 'Natrix, natrix'. In esso, il poeta considera, partendo dall'esperienza, la lotta contro la negatività dei costumi, contro la superstizione e contro il male nell'ordine dell'uomo, nell'esaltazione del rispetto del valore supremo della vita". (Giuseppe Manitta)