Allo "sguardo giustizialista", che torna in ogni tempo a offendere la Giustizia degli uomini, si contrappone l'occhio della "ragione" manzoniana. Ma è anche la "ragione" del diritto naturale con la quale Manzoni, nella "Storia della colonna infame", analizza gli atti di un processo reale a presunti untori che ebbero la sfortuna di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato. Letteratura e diritto si intrecciano in un appassionata difesa del garantismo, inteso come principio non negoziabile della tradizione giuridica occidentale.