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Morte di un amico che guardava

Sottotitolo non presente

Descrizione

Il manoscritto racconta, in prima persona, la storia di un'amicizia. Inizia con la morte di uno dei due amici, Giorgio Messori, autore pressoché sconosciuto di un libro favoloso: "Nel paese del pane e dei postini". Subito dopo il racconto della sua morte, si torna indietro nel tempo, ai giorni della contentezza; poi, di nuovo alla sua malattia, alla sua morte, per riprendere con episodi del passato struggente, gioioso. Il libro vive, fino alla fine, di sfasamenti temporali: dal racconto di viaggi, passeggiate, sbronze adolescenziali, incontri fugaci, leggendari, a quello delle notti irrespirabili, della luce atroce dei giorni, dell'impotenza a dare un senso, più che alla morte, alle sofferenze senza speranza di un amico. E, di nuovo, il racconto dei giorni felici, e di nuovo la morte. Per finire con le lettere scritte da Giorgio morto, da un'altra terra, dove ha conosciuto una ragazza misteriosa, suicida, che custodisce, svagatamente, una biblioteca di volumi ingialliti.
Morte di un amico che guardava
12,00

 
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