Breve storia del banditismo in Sicilia nella seconda metà del Settecento basata su due fonti: il "Diario palermitano degli anni 1766 e 1767" di Francesco Maria Emanuele e Gaetani, marchese di Villabianca e un registro manoscritto, recentemente rinvenuto. Una torbida realtà che - a dire dello stesso principe Lanza - coinvolse "nobili, preti, frati, villani e pecorari", nello scenario di una profonda e tormentata Sicilia.