Ciascuno dei chiamati in causa si è sentito in obbligo di dire la sua attingendo a «fonti certe», a presunte «rivelazioni», a «fughe di notizie» incontrollate, a passi compiuti in varie direzioni. Con il risultato che la maggior parte delle ipotesi ha ricevuto dai fatti regolare smentita e nessuno si è avvicinato alla verità.