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Mariano Campo. Il prete che interrogò Kant

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Descrizione

"Mons. Campo ci educava, innanzitutto con l'esempio delle sue virtù naturali e soprannaturali fuse in raro equilibrio. Ma ci educava anche con tutti i mezzi di cui disponeva la sua eccezionale ricchezza spirituale: poesia, arte, musica; letture di capolavori della poesia classica e moderna, italiana e straniera. Era tutto un mondo affascinante che ci veniva spalancato all'inizio della nostra vita cosciente e che ci teneva occupati, lieti e tesi verso gli ideali puri del vero, del bene e del bello. (...) Per educare si serviva di letteratura, di poesia ma anche di musica dove era un autodidatta, ma di gusto e colto, dotato di una cultura musicale non disprezzabile. Studiava e si esercitava al pianoforte su spartiti di opere liriche da lui acquistate; componeva musica (...) parimenti convogliava l'attenzione sui grandi movimenti e indirizzi della chiesa: quello missionario, quello ecumenico, quello della cultura, quello liturgico proponendo le opere di un precursore come P. Gueranger e P. Parsch. Era anche normale nel nostro seminario leggere giornali e riviste anche in lingua francese; non solo era lecito ma anche raccomandato". (Mons. Giuseppe Di Martino, 1988, Caltavuturo)
Mariano Campo. Il prete che interrogò Kant
22,00

 
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