A partire dagli ultimi anni dell'Ottocento, quando le poesie di Rimbaud cominciano a circolare anche in Italia, e soprattutto in seguito all'uscita, nel 1911, della fortunata monografia di Ardengo Soffici dedicata al poeta francese, l'interesse dei lettori italiani per Rimbaud non ha fatto che crescere. Poeti, scrittori e critici del nostro paese, di epoca e formazione differente, dai vociani agli ermetici, fino ad arrivare alle generazioni più recenti del secondo Novecento, hanno inoltre sentito la necessità di confrontarsi, anche attraverso lo strumento della traduzione, con uno dei grandi padri della poesia moderna. Il presente volume ripercorre la storia delle traduzioni di Rimbaud in Italia, con una prospettiva 'ibrida' che integra la ricostruzione storico-bibliografica con l'analisi metrico-formale delle versioni.