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Ectoplasmi dall'eterno femminino

Sottotitolo non presente

Descrizione

"Tito Ghiglione con la sua fotografia analogica ispeziona organicamente gli esiti eterei dell'immagine femminile, scoprendo, lungo il ciclo artigianale fotografico, ali o sponde sconosciute dell'aura femminile, emergenti in camera oscura perché figlie dell'oscurità, anche semantica. Ecco perché l'uso del termine ectoplasmi: tali manifestazioni, come nel caso dell'occultismo, non sono percepibili dai sensi normali, come peraltro gran parte della scienza fisica di base, e rappresentano anche l'approssimarsi di una nuova donna, sempre figlia dell'eterno femminino che, in quanto eterno, sfugge alle leggi della scienza. Non sappiamo bene quale sarà l'esito, ma l'"ectoplasma maschile acefalo" e l'uomo "in bauta cieca" suggeriscono risposte" (Sergio Bevilacqua)
Ectoplasmi dall'eterno femminino
10,00

 
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