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La città provvisoria

Sottotitolo non presente

Descrizione

Sono singolari e intensi poemetti, questi raccolti da Sergio Nave sotto il titolo "La città provvisoria", che sulla scena catturano e immettono storie di personaggi che con i Patriarchi dell'antico Libro condividono se non un'ansia acuta di verità, una voglia di parlare (o di essere parlati), che li fa diventare esemplari dell'umana inquietudine e precarietà, e al tempo stesso portatori di un senso della vita, forte e destinale, sacro nella sua più etimologica accezione, che ne decide indifferentemente successo o sconfitta, indipendentemente dall'agire di ciascuno e senza "inutile chiarezza di ragione".
La città provvisoria
12,00

 
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