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L'incidente. Ed altre riflessioni

Sottotitolo non presente

Descrizione

...due mesi di coma, altri 5 mesi di ospedale, svegliarsi paralizzata da capo a piedi a diciotto anni è un baratro dal quale solo un viso da dea greca e da portamento mediterraneo trinacrio e antico, quasi, come Siria, ha avuto la lucidità di crederci, laddove qualunque vocina, anche la più fievole, veniva trasformata in urlo, in mezzo a quel deserto di disperazione; allora tutti quei bisbigli assordanti, li ha trasformati in protagonisti di una rinascita che dal bordo dell'abisso l'hanno spinta a tornare più grande e più bella di prima. L'eterna mamma - loro non mancano mai - il padre, il fidanzato, la mamma del fidanzato, i chirurghi, le infermiere, la fisioterapista Silvana, e tutti gli altri, che quando si rivolgevano a lei la chiamavano tesoro, amore, mai una parola in meno, che potesse farla sentire lontano dalla sua comunità. Questo ha fatto la differenza...
L'incidente. Ed altre riflessioni
14,00

 
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