Dagli anni Cinquanta alla fine della Guerra Fredda, Stati Uniti e Unione Sovietica si sono spiati dallo spazio con satelliti segreti, capsule da recuperare in mare, intercettazioni impossibili e missioni così riservate che nemmeno chi vi partecipava ne conosceva i veri obiettivi. Ombre tra le stelle getta finalmente luce su quel capitolo nascosto della storia, svelando operazioni, strategie e figure nell'ombra che hanno cambiato il corso della geopolitica mondiale. Ma il passato è solo l'inizio. Oggi lo spionaggio orbitale non è scomparso: si è trasformato. I satelliti osservano tutto, e l'intelligenza artificiale analizza ogni movimento. Non è più un uomo a decidere cosa vedere e come interpretarlo, ma un software. E allora la domanda è: chi controlla davvero lo sguardo che ci osserva nello spazio? E, soprattutto, a chi appartengono quelle informazioni?