Cominciai a giocare a scacchi prima di leggere e scrivere. E un bel giorno, questo non troppo lontano, sfogliando alcuni miei appunti di viaggi, decisi di rimetterli insieme "per argomenti", come le tessere di una scacchiera. Così è nato questo libro: pensierini e raccontielli sconnessi, legati tra loro dalle mosse di una partita a scacchi (L'immortale di Anderssen). Non c'è, dunque, una storia vera, almeno apparentemente. Ci sono solo momenti di vita scanditi da quelli spietati degli scacchi.