Lucia Tumino, benché ostacolata in tutti i modi, costretta a subire perfino angherie e derisione, dalla famiglia, dai parenti e dalla vita ostile, sorretta da una salda fede, si è sostenuta da sola facendo sgorgare la sua vena poetica inesauribile. La "gente" che ti controlla e ti addita. Alla mercé dei parenti che l'aiutavano, comunque, per il sostentamento dei figli, giovanissima sposa, mentre il marito era emigrato all'estero. Eppure mai un livore si vede nella sua scrittura, ma certamente è umano il vacillare delle certezze.