Il mondo poetico di Valeria Valbusa si nutre di una lingua lucida e semplice che accarezza cose e sentimenti fondendo le due dimensioni - quella concreta della materia e quella aerea degli stati d'animo - in una costante osmosi mai fiacca, sempre pronta a farci superare soglie anguste per entrare in un universo di nobiltà sentimentale. Il mondo poetico di Valeria - ma, prima, quello esistenziale - non è limitato a sé stessa ma spazia a tutto ciò che la circonda, non è egocentrico ma aperto al mondo. In "Ti ho amato" i suoi desideri «accarezzano / e disegnano / contorni di vita»: non della sua vita soltanto sta parlando Valeria ma di una dimensione altra, vastissima, forse persino celeste. Esplora il mondo mediante sé stessa e sé stessa grazie al mondo. E scaturisce uno stupore e una meraviglia che arricchiscono ogni suo testo.