L'autore ripercorre la storia dell'apparizione della "Madonna della Navicella" sul lido di Sottomarina ad un ortolano (1508) inviato dal vescovo per chiedere la conversione della città di Chioggia; si sofferma sull'episodio dell'incoronazione dell'icona avvenuta nel 1859 nella basilica di S. Giacomo dov'era stata trasferita nel 1806 e propone alcune riflessioni sulla validità e sulla correttezza del culto alla Vergine Maria.