Il libro ripercorre e ricostruisce a partire dalla corrispondenza a casa di uno dei ragazzi del '98, l'Aspirante Vito Maria Failla di Vizzini (CT), la sua vicenda bellica nei giorni di Caporetto prima e di prigionia in Germania poi fino ad arrivare, al rientro, al passaggio per gli interrogatori della Commissione di Inchiesta sui fatti di Caporetto. Particolare risalto viene dato alla correlazione fra la storiografia italiana della battaglia di Caporetto ed il senso di appartenenza degli italiani ad una nazione.