Gemma, cinquant'anni e poco più, fiera, indipendente, è proprietaria della cava di marmo di famiglia. Fin dall'infanzia si muove con naturalezza nel paesaggio minerario di Carrara, tra i cantieri e il rombo delle macchine che tagliano il marmo, circondata da molto amore, tutto l'amore che si è scelta. Ma alla morte improvvisa dei genitori tutto è rimesso in discussione, ponendola di fronte al bisogno di scegliere, e prima di capire: se le radici siano una prigione o una liberazione, se siano invece un prezzo da pagare per diventare sé stessi o se, seguendole, si perda chi siamo veramente. «Seguire la vena» è la storia di una rinascita, di una donna che trasforma il dolore e la rabbia in una ricerca della verità. La sua.